di Gaetano Consalvo
Tempo d’Estate, tempo di vacanze, nonostante i timori portati in Europa dal Califfato nero. Una delle mete imperdibili è Barcellona.
Barcellona:splendida città d’arte europea ricca di cultura, storia ed monumenti che ricordano una storia antica.
Ben collegata con la Sicilia tramite voli diretti da tutti gli aeroporti isolani, è una meta facilmente raggiungibile. Diversi sono gli scali che, insieme a quello della vicina Girona, collegano la città alla nostra Isola: perfettamente organizzati, accoglienti ed estremamente efficienti fanno subito da contrasto, all’occhio del viaggiatore, al caos che si lascia alle spalle e all’andazzo disordinato che, purtroppo, si riscontra negli aeroporti siciliani.
Barcellona è da sempre una città multietnica, dinamica e piena di vitalità e gode di una posizione veramente strategica: contemporaneamente è nel cuore dell’Europa, allo stesso tempo è al centro del Mediterraneo e non molto distante dall’Oceano atlantico.
Il clima mite e ben ventilato favorisce il forestiero, che apprezza le lunghe spiagge ben curate ed attrezzate con artistici parchi e suggestive promenade. Ristoranti e localini rappresentano una vera attrattiva: si può sorseggiare dell’ottima Sangria accompagnata dall’abbondante varietà di tapas, e gustare i sapori intensi e variegati dell’ottima cucina catalana.
La città è sovrastata dalle colline del Monserrat in cui sorge il famoso “Park Guell“, divenuto patrimonio dell’umanità, e dalle cime del Tibidabo da dove lo sguardo si perde all’infinito.
La splendida architettura Catalana non smette mai di stupire lo straniero con la sua massima espressione del Paseo de Gratia e della Sagrada Famiglia. Sembra quasi di viaggiare in un mondo fantastico, tra foreste pietrificate e boschi delle fate, avvolti in un’atmosfera di fiaba e di magia. Modernismo, neo gotico, neo liberismo, Liberty raggiungono la massima sintesi in un’arte che è tutta “Catalana”, capace di compendiare in maniera del tutto originale le correnti Europee con i vari influssi orientali.
L’innovazione tecnologica si fonde con la rigidità dei materiali ed il simbolismo decorativo degli elementi architettonici con un costante e quasi ossessivo richiamo alla natura.
In questi giorni a Barcellona si celebra l’ottantesimo anniversario della guerra civile in Spagna che creò gravi fratture all’interno delle stesse famiglie: una pagina veramente triste della storia che, come italiani. non ci fa molto onore , visto l’intervento dell’aviazione fascista che rase al suolo interi quartieri del capoluogo mietendo centinaia di vittime.
Numerose sono le manifestazioni che ricordano quei giorni: mostre di pittura, mostre fotografiche, raccolte di cimeli dell’epoca.
A Barcellona si percepisce nell’aria una forte aspirazione “separatista” da Madrid: un desiderio di rivendicazione, d’appartenenza e di riconoscimento delle proprie radici. Attualmente si ha una percentuale del 47% di autonomisti: ciò non è solo un pretesto per acquisire diritti e sgravi fiscali verso il governo centrale, ma è anche un bisogno di un riscatto troppo a lungo represso. Non si chiede solo la pace e la riconciliazione, ma soprattutto il riconoscimento della storia e della propria memoria.
Una considerazione viene spontanea: la Sicilia quando incomincerà ad apprendere le lezioni vissute dagli altri e prendere coscienza di sè e di ciò che gli accade intorno ? Probabilmente delegheremo ancora una volta qualcun altro! Noi siamo troppo presi dai nostri mille problemi quotidiani: è solo un alibi o una questione genetica che risiede nel nostro Dna?